Vi presentiamo il Bardo e il Druido, ultimi PG della prossima sessione di Drink&Play ambientata nell'universo di The WITCHER ( link evento ). Alistine il Bardo Alistine nasce da una famiglia borghese ma non nobile nella ricca città Vengeberg capitale dell' Aederin. Ha ricevuto un educazione dedita all'arte e alla cultura. Fu qui che conobbe la musica e le enormi emozioni che essa poteva suscitare negli uomini. Doveva assolutamente farla sua...imparare a suonare il più nobile degli strumenti: il Liuto. La famiglia di Alistine pago i migliori maestri e riusci persino a farle avere una lezione privata con il grande Dandelion. Si può dire dopo anni di studio che il liuto divento il prolungamento del suo braccio. Adorava tutte le opere di Dandelion, ma la sua eroina era Occhietto, protagonista della storia narrata ne "Il Witcher e l'usignolo": la musica era tutto nella vita, ma che vita era una vita senza amore? Lei voleva a tutti i costi innamorarsi della persona giusta, ma la persona giusta non arrivava mai. L'unica cosa che arrivo per lei era la tragedia...Il Witcher Leto uccise re Demawend e portò il paese alla disfatta...i nobili non avevano la forza di mantenere il potere, re Henselt ne approfitto per conquistare la valle del Pontar e il resto del paese fu messo sotto scacco da Nilfgaard senza contare che il principe Stennis era sparito. Alistine perse la famiglia che era fedele alla corona e riusci a scappare come profuga fino al confine fra la Redania e la Temeria. Sperava di trovare in Redania supporto e amici per proteggersi contro l'impero Nilfgaardiano. L'unica cosa che vi trovo era un campo di battaglia disseminato di morti e cadaveri. L'unica cosa che la separava dalla Redania era un enorme muro di legno presidiato da soldati in divisa rossa che facevano passare solo chi si poteva pagare il pedaggio di mille monete d'oro...una cifra irraggiungibile al momento per Alistine. Come se non bastasse l'enorme accampamento di profughi stanziato alle porte della Redania veniva spesso attaccata dai necrofagi attratti dalle migliaia di morti lungo tutta il campo di battaglia. I soldati non facevano nulla per aiutare la povera gente. Alistine fu attaccata da una decina di loro...per lei purtroppo non c'era più niente da fare...e il pugnale che fino ad all'ora l'aveva difesa bene poteva poco contro questi mostri...non era fatto d'argento. Chiuse gli occhi aspettando che l'inevitabile accadesse quando senti un urlo selvaggio. Quando apri gli occhi vide questo enorme uomo pelato con dei tatuaggi sul cranio, a torso nudo e con dei pantaloni di pelle di orso colpire i necrofagi a colpi di pugni e bastone. Li teneva molto bene a bada, ma rimaneva il fatto che un necrofago poteva essere ucciso solo con l'argento. La fortuna venne in suo aiuto una seconda volta. Un gruppo di uomini e donne corsero verso i due...tutti tenevano a bada i necrofagi mentre uno con una strana spada che sembrava fatta d'argento dava il colpo di grazia ai mostri che stavano perendo...era davvero un witcher quello che vedeva? Druido Ricmorn Il primo ricordo che Ricmorn ha è il suo maestro che officia un rito a Freya nella valle dei Druidi nelle isole Skellige. I druidi non sono famosi per la loro tenerezza, ma quando un orfano viene portato alle loro porte sono pronti a prendersi cura di lui. E cosi è stato per Ricmorn. La sua è una storia molto triste e i druidi non gliel'hanno mai risparmiata, neanche in tenera età. Sua madre perse ogni voglia di vivere quando era ancora una giovane donna...i genitori le erano morti da poco: il loro cuore non aveva retto al dolore e alla vergogna di aver praticamente venduto il loro primogenito a un Witcher. Da allora lei ha vissuto solo della beneficenza e della carità del villaggio, nella più totale passività. Tuttavia nel corso della sua inutile esistenza non ha trovato solo persone caritatevoli ad aiutarla, ma anche persone malvagie che si sono approfittate del suo essere inerme. Pirati del clan Dimun un giorno si presentarono sulle coste del villaggio... vedendo una creatura cosi bella, ma al contempo cosi prima di forza di volontà non ci pensarono due vole ad abusare di lei...più volte, ognuno di loro. Da quell'atto orribile, durante un parto difficile nacque Ricmon...i saggi del villaggio ritennero fosse più opportuno donare il bambino ai druidi...sarebbe stato meglio per tutti. Ricmon crebbe con queste parole che gli risuonavano nella testa notte e giorno e il suo unico desiderio era quello di ritrovare la madre. Raggiunta l'adolescenza in una tiepida notte d'estate fuggi dalla valle dei druidi e raggiunse la catapecchia ormai ridotta a rudere dove abitava la mamma. Tuttavia non trovo lo spettacolo che si aspettava, sbirciando dalla finestra vide una vecchia donna, quasi sicuramente sua madre, in compagnia di un uomo enorme, alto e barbuto con due spade sulla schiena...in lui riconobbe il witcher che tanti anni prima venne a rubare suo zio...non fece in tempo ad agire che vide la madre farsi prendere da un attacco di cuore e morire. Il suo cuore sarebbe stato colmo di vendetta e odio se non avesse visto ciò che sarebbe successo dopo...il witcher inizio a versare lacrime dai suoi occhi da gatto e ululati dalla sua bocca abituata a ingurgitare pozioni velenose. Il desiderio di incontrare la madre lascio il posto ad desiderio di incontrare il witcher...c'era qualcosa che gli sfuggiva e voleva sapere cos'era a tutti i costi. Torno dai druidi e fini il suo apprendistato, mentre cresceva e diventava anch'egli un grande e forzuto uomo. Il suo percorso si concluse con il rito finale di abbattere un orso a mani nude. Parti per i regni del nord in cerca del witcher, ma l'unica cosa che trovò era un continente distrutto dalla guerra e dalla follia. Gli ci volle tempo per ambientarsi in quel nuovo mondo. Doveva stare attento a nascondere le sue doti magiche. Prese contanti con un losco figuro della malavita per trovare il witcher...gli consegno anche un biglietto da dare allo strigo con le indicazioni per un incontro: al confine fra Redania e Temeria lui l'avrebbe aspettato. Li passo giorni in meditazione e caccia, finché non vide una giovane donna in pericolo attaccata da dei necrofagi...il suo cuore di Druido e Uomo non gli permise di rimanere fermo a guardare... partì alla carica nel tentativo di salvare la ragazza. Per anni si era addestrato a usare i pungi come armi...ma nonostante questo non erano fatti d'argento, e per questo quei mostri non cadevano. Quando ormai tutto sembra perduto un gruppo di avventurieri passo di li e salvò i due malcapitati...uno di loro per fortuna era dotato di armi d'argento, oltre che di un abilità in combattimento sovrumana. Alla fine della battaglia la giovane donna salvata si presento come Alistine e non fece che ringraziare tutti...ma nell'aria c'era molta tensione: Il druido e Il Witcher si guardavano in cagnesco...due orsi che si scrutavano, uno pronto ad attaccare l'altro. Dopo quella che sembrò un eternità fu Ricmorn a iniziare a parlare apprendo il suo cuore e narrando la sua storia. Non ci mise molto, ma sulle spalle di Thoneiros cadde un enorme macigno...per anni il witcher si era ripromesso di nascondere i suoi sentimenti, ma in quel momento non ce la fece...la favolosa spada d'argento scivolo dalle sue mani nel terreno fangoso e lo strigo andò ad abbracciare Ricmorn. Tra un singhiozzo e l'altro nel silenzio che il gruppo aveva creato Thoneiros raccontò che egli non era il witcher che prese in custodia il fratello della mamma del druido...bensì egli stesso era quel bambino. Ricmorn ci mise un po a metabolizzare la cosa...fin da piccolo aveva creduto di essere solo, e sapere di non esserlo più era un vero e proprio Shock. Dopo quegli attimi di gioia i due orsi si staccarono da quell'abbraccio fraterno. Il campo di battaglia esplose in un applauso che tutto il gruppo fece di fronte una scena cosi toccante. Dopo pochi minuti avevano già tutti deciso che fare... sarebbero andati alle isole Skellige a rendere omaggio alla mamma di Ricmorn e sorella di Thoneiros. Per farlo ovviamente quel gruppo di 9 persone,così mal assortito, che ormai poteva definirsi famiglia, doveva attraversare il confine per la Redania e prendere una nave per le isole Skellige. Superare il confine non sarebbe stato un problema...uscire vivi da Novigrad, unico porto per le isole, era tutta un altra cosa però.
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