La storia di Nox inizia a Mecharrow fra le lamiere arrugginite del porto di Seklev, dove le acque malsane della Costa Infestata bagnano la terra già intrisa di scorie. Suo padre Kriko era un alcolizzato corrotto che ha perso la vita in mare durante un’operazione di contrabbando, sua madre Jenna non l’ha mai conosciuta, il padre gli ha più volte detto che era una prostituta e che l’ha abbandonato a lui appena nato. Dopo la morte del padre ha deciso di abbandonare Mecharrow e dirigersi più a sud, verso l’ Arido Sepolcro, con l’obiettivo di derubare quei mercanti carovanieri che attraversano il deserto e di cui aveva spesso sentito parlare. Durante una missione di rifornimento è entrato in contatto con Bone, un grosso mercante di armi che ha trovato la sua fortuna quando, quasi per caso, è entrato in possesso di una vecchia armeria militare; lo scambio sarebbe dovuto essere semplice ma qualcosa è andato storto, Bone gli ha teso un’imboscata e Nox si è salvato per miracolo. Ferito ed in fuga da Bone, ha trovato riparo in un rifugio abbandonato chiamato l’ Artiglio del Diavolo e che successivamente ha scoperto essere infestato da un enorme numero di insetti mutati, qui ha incontrato Djara che l’ha medicato e lo ha aiutato a fuggire da quel posto infernale. Scampati alla morte per un pelo, Djara ha presentato Nox a Vangropp, un uomo sulla 50ina che gestisce un grande rottamaio nel Red Cherep, e che l’ha accudita fin da quando era piccola. Con l’intenzione di sdebitarsi e di arricchirsi, Nox ha svolto diverse missioni per Vangropp e ha legato molto con Djara la quale è diventata per lui quasi una sorella. Un anno dopo i rapporti tra gli accampamenti di Vangropp e di Bone sono molto tesi a causa della penuria d’acqua che si sta registrando: l’anno passato è stato molto torrido e ha quasi prosciugato le scorte d’acqua di tutti gli insediamenti. Dopo diversi scontri armati, e al fine di acquietare gli animi e mettere d’accordo le varie teste, Vangropp ha ripristinato le antiche Olimpiadi, sulle quali ha spesso letto nei libri del vecchio mondo, inaugurando così la prima gara automobilistica tra accampamenti che ha lo scopo di decidere come verranno spartite le scorte d’acqua e che, a furor di popolo, è stata battezzata “Race for Life”.